Introduzione
Come psicoterapeuta, cerco costantemente di esplorare le vie attraverso cui in terapia possiamo permettere ai pazienti di accedere ai contenuti inconsci della loro mente e avviare un dialogo che possa ampliare la consapevolezza di sé e delle nostre parti emotive. Da tempo ho trovato nel libro "Scrivere Zen" della scrittrice statunitense Natalie Goldberg molti spunti di riflessione e strumenti che possono donare nuovo respiro e creatività al dialogo che ognuno di noi può portare avanti con il proprio mondo interno e che spesso permette di sbloccare anche momenti di impasse nei colloqui psicologici.
Un metodo che ha recentemente catturato la mia attenzione è quello degli esercizi di scrittura basati sui primi pensieri. Questo approccio, sebbene semplice nella sua esecuzione, offre una straordinaria opportunità di sondare le profondità dell'inconscio e favorire una comprensione più profonda del sé.
L'Esercizio dei Primi Pensieri
Gli esercizi a tempo di scrittura si basano su un concetto fondamentale: dedicare un periodo definito alla scrittura continua e ininterrotta. Che si tratti di dieci minuti o un'ora, l'importante è mantenere il flusso di scrittura senza fermarsi a rileggere o correggere. Le regole chiave sono:
- Non fermarsi a rileggere: Questo evita l'intervento del proprio censore interno, mantenendo il flusso spontaneo dei pensieri.
- Non cancellare: La separazione della fase creativa da quella di revisione permette di dare voce all'inconscio senza censura.
- Ignorare l'ortografia e la grammatica: Concentrarsi sul contenuto anziché sulla forma libera la mente dalle costrizioni del pensiero razionale.
- Perdere il controllo: Permettere ai pensieri di emergere senza vincoli logici.
- Non pensare troppo: Evitare la sovrastruttura del pensiero conscio che può inibire l'emergere dei contenuti inconsci.
- Puntare alla giugulare: Affrontare direttamente i pensieri e le emozioni più perturbanti, poiché sono spesso ricchi di significato e di energia psichica.
Applicazione e caratteristiche in Psicoterapia Psicodinamica
L'integrazione di questi esercizi di scrittura nella pratica psicoanalitica offre molteplici benefici. La scrittura dei primi pensieri consente di accedere a strati profondi della psiche, rivelando contenuti latenti spesso celati dalla mente conscia. Vediamo come questo metodo può essere utilizzato terapeuticamente:
- Accesso ai Contenuti Inconsci
Scrivere senza filtri permette di superare le barriere erette dal super-io e di accedere ai pensieri e sentimenti autentici. In terapia, uno degli obiettivi principali è portare alla luce i contenuti inconsci. I pazienti possono essere sorpresi dai pensieri che emergono durante la scrittura, rivelando desideri repressi, conflitti intrapsichici e angosce profonde che vengono poi lavorate ulteriormente nel lavoro assieme al terapeuta.
- Esplorazione Emotiva
La scrittura spontanea può scatenare emozioni intense. È comune osservare pazienti che si commuovono profondamente mentre scrivono o leggono i loro testi ad alta voce. Questo processo di esplorazione emotiva può avere un effetto catartico, facilitando la liberazione di tensioni psichiche e la rielaborazione di traumi.
- Rafforzamento dell'Insight
Analogamente alla tecnica dell'associazione libera, la scrittura dei primi pensieri favorisce un'auto-osservazione non giudicante. I pazienti imparano a osservare i propri processi mentali senza essere intrappolati dalle critiche interne, sviluppando così un maggiore insight e una consapevolezza profonda del loro mondo interno.
- Valorizzazione dell'Autenticità
Uno degli aspetti più affascinanti di questo metodo è la sua capacità di rivelare aspetti autentici del paziente. I pensieri non filtrati sono spesso i più genuini e rivelatori. In terapia, ciò può tradursi in una maggiore trasparenza e sincerità, sia verso sé stessi che nei confronti del terapeuta. La scrittura diventa uno strumento per esprimere il vero sé, oltrepassando le difese dell'io.
Conclusioni
L'integrazione degli esercizi di scrittura dei primi pensieri nella pratica psicodinamica offre numerosi vantaggi. Non solo facilita l'accesso a contenuti inconsci e emozioni profonde, ma promuove anche una maggiore consapevolezza e autenticità. Sperimentare questa tecnica, creando uno spazio sicuro e non giudicante per l'esplorazione del sé, può dare un apporto utile in certi casi, ma è ovviamente un tipo di esperienza che può dare risultati soprattutto quando inserita in un percorso relazionale e con la supervisione di un terapeuta di cui ci fidiamo.
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